26° CONCORSO SCOLASTICO EUROPEO
Lunedì 20 maggio, presso la sala dello Studio Teologico della Basilica del Santo a Padova, dopo il saluto del vice Rettore padre Giorgio Laggioni, i 22 premiati del Veneto hanno ricevuto i riconoscimenti dalle mani dell’attiva coordinatrice regionale del Concorso scolastico Paola Piatto.
Con la regia della Presidente del Movimento per la vita padovano Rosaria Alberti, a ventidue studenti veneti sono stati consegnati gli inviti al viaggio-premio autunnale a Strasburgo, che radunerà giovani da tutta l’Italia per un’esperienza pro-life che la giovane Elena Borin, più volte vincitrice e poi accompagnatrice, ha sintetizzato come molto significativa in termini di condivisione, amicizia e crescita.
Hanno fatto eco a questa testimonianza Bruna Rigoni, dirigente nazionale e più volte guida nei viaggi a Strasburgo, che ha ricordato quanto a lungo duri in alcuni giovani la memoria grata e riconoscente di giornate intense, capaci di lasciare il segno, e i responsabili giovani della Federvita veneta Andrea Tosato e Chiara Medici, che hanno voluto segnalare un’altra esperienza significativa, piacevole e molto formativa nello stesso tempo, quella del Seminario giovani “V.Quarenghi”, che avrà luogo in Calabria tra fine luglio e primi di agosto.
Questa opportunità è stata comunicata in modo particolare ai numerosi studenti segnalati per la qualità dei loro lavori sul tema del concorso. A questo proposito, Rosaria Alberti ha sottolineato fra l’altro che “Il tema ha richiesto ai giovani di osservare e riflettere su ciò che vedono, in particolare in Europa, sull’attuazione dei diritti umani e sul riconoscimento della dignità dell’uomo, soprattutto quando si trova nelle condizioni di estrema povertà ed incapacità, condizioni che si verificano all’inizio e alla fine della vita umana, quando l’uomo è chiamato embrione o quando è morente, oppure in situazioni di grave disagio ed emarginazione.
Se in queste circostanze lo sguardo sa riconoscere uno di noi, allora si darà la nostra solidarietà a qualsiasi vivente umano apparentemente povero e fragile, ma coperto da dignità”. Il riferimento a “Uno di noi” non è stato ovviamente casuale, dato l’odierno impegno dei movimenti per la vita europei a promuovere la raccolta di firme per estendere “la protezione giuridica della dignità, del diritto alla vita e dell’integrità di ogni essere umano fin dal concepimento, in tutte le aree di competenza dell’Unione Europea”.