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Tesi di laurea: "La maternità in un paese straniero"

1/12/2009
donne del Marocco

TESI DI LAUREA  LA MATERNITA’ IN UN PAESE STRANIERO

Lo scorso ottobre si è brillantemente laureata in Scienze Psicologiche dello Sviluppo e dell’educazione Eva Giardiello , educatrice di una nostra Casa di Accoglienza con una tesi sulle madri immigrate.

Riportiamo alcuni passi significativi del suo elaborato:

“La maternità è una condizione che condivido tutti i giorni nel mio attuale lavoro. Inserita come educatrice in una Casa di Accoglienza del  CAV di Padova, vengo a contatto con madri che per i più svariati motivi entrano nella comunità per superare il momento difficile del parto e dei primi mesi in quella che, a mio avviso,  è la condizione di maggior responsabilità che una donna si trova ad affrontare, quella genitoriale.

Se per alcune il problema è soprattutto economico, per altre  i problemi riguardano una condizione di isolamento ed emarginazione, spesso di abbandono e di violenza; la comunità si sostituisce per un breve periodo alla famiglia, sostenendo la donna in tutti quei passaggi naturali che una gravidanza comporta..la prima ecografia, la scoperta del sesso del bambino, la scelta del nome o del primo vestitino…

E’ in questo quadro che si inserisce il dato rilevante delle donne straniere, che rappresentano una fetta consistente della crescita demografica del nostro paese. La salute delle madri straniere è fortemente condizionata dallo status di immigrata, e ciò inevitabilmente provoca un effetto anche sul bambino.

Alcuni tra i fattori correlati ad una peggiore qualità delle cure pre-natali ricevute sono un basso peso alla nascita, un più frequente parto pretermine, una maggiore probabiltà di morte peri-natale e/o di malformazioni congenite.

In generale, gli studi confermano una correlazione tra lo status di immigrata e il basso peso del bambino, anche se poi all’interno delle varie etnie ci sono differenze a loro volta collegate con il grado di istruzione, i fattori culturali e il sostegno sociale…..  Le donne che educano i propri figli in un ambiente diverso dal proprio di origine sono fortemente condizionate dal grado di acculturazione che hanno raggiunto.

Se vi è una giusta "integrazione" tra il proprio patrimonio culturale ed una buona apertura verso i valori della società ospitante, anche gli esiti della gravidanza e della relazione con i figli saranno più positivi.”



stranieri per sesso ed età


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